giovedì 5 luglio 2012

Mario Monti? Ahi ahi ahi, questi tecnici laureati.....


Ma quale professore docente universitario?  Non serve una laurea per attuare le scelte assurde che sta facendo il governo Monti, basta solo perdere il senso della ragione!
Mario Monti??? Ci fai o ci sei??? Un po' di orgoglio, dai.... che se sistemi le cose finisci nei libri di storia come esempio positivo e non come esempio negativo!
Lo Stato deve garantire il lavoro, e quindi non può licenziare a tappeto per risolvere i propri problemi, in quanto cosi li amplifica!

Non sono un economista, tuttavia proporrei:
STIPENDIO mensile ai dipendenti pubblici, al netto di tasse e contributi previdenziali, calcolato nel seguente modo:
  • Fino a 1200 EUR: invariato
  • da 1200 a 1800 EUR: riduzione al 50% rispetto allo stipendio precedente
  • da 1800 a 2400 EUR: riduzione al 25%
  • da 2400 a 6000 EUR: riduzione al 15%
  • sopra i 6000 EUR: riduzione al 5%

Esempio: chi prendeva meno di 1200 EUR, si vede mantenuto lo stesso stipendio precedente.
Chi prendeva 2000 EUR, si ritroverà con 1200+((1800-1200)*0.5)+((2000-1800)*0.25)=1550 EUR
Chi prendeva 7000 EUR, si ritroverà con 1200+((1800-1200)*0.5)+((2400-1800)*0.25)+((6000-2400)*0.15)+((7000-6000)*0.05)=2240 EUR

Nel calcolo si deve considerare tutte le contribuzioni, comprese diarie, indennità, eccetera.
Colpendo gli stipendi alti dei dipendenti pubblici, non si crea disoccupazione ma maggior equità sociale. Se poi il politico o amministrazione abituato a prendere 15000 EUR poi risulta scontento di un nuovo stipendio netto di 2640 EUR, si trovi un altro lavoro, ma non nel pubblico (a nostro carico).

Proporrei di utilizzare un metodo di calcolo analogo anche alle PENSIONI:
  • Fino a 1000 EUR: invariato
  • da 1000 a 1500 EUR: riduzione al 40% rispetto allo stipendio precedente
  • da 1500 a 2000 EUR: riduzione al 15%
  • da 2000 a 3000 EUR: riduzione al 5%
  • sopra i 3000 EUR: riduzione al 2%
Poi cosa fare per rendere più efficiente la pubblica amministrazione? Informatizzandola! Perché non assumere un pool di programmatori che realizzino un database nazionale con tutte le informazioni su ciascun cittadino e attività, in modo che non debba essere necessario il solito passaggio di carte da un ufficio all'altro con grave dispendio di tempo, denaro e risorse umane?
In questo modo si ridurrebbe il carico di lavoro ai dipendenti pubblici, che potrebbero essere impiegati per altri scopi al fine di migliorare la quantità e qualità dei servizi.
E basta con i soliti software proprietari: software libero per le applicazioni generiche (Linux, LibreOffice, ...) e applicazioni web sviluppate dal pool di programmatori dello Stato per la gestione contabile/amministrativa.
Quanti soldi risparmiati, e quanta efficienza!

Sono forse io il rincoglionito che pensa a queste soluzioni per uscire dalla crisi?

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