Attività criminali di cui nessuno parla. Destra e sinistra uniti appassionatamente contro la sovranità popolare delle regioni.
Concessioni
di estrazione al 7 % di royalties contro l’80% di Norvegia e Libia,
permettono una pacchia per i petrolieri d’assalto in Italia. Siamo in un
paese di bengodi in cui mancano controlli da parte dello Stato e dove
nessuno paga mai i danni ambientali. Perforare ed estrarre in un mare
chiuso significa mettere a rischio l’intero Mediterraneo, la nostra
nazione. La possibilità di perforare a 5 miglia dalla costa rende l’
eventualità di un disatro ambientale una terribile minaccia
incombente. Tutto ciò anche a seguito della depenalizzazione dovuta ad
una legge oscena del governo Berlusconi.
Gli
Usa hanno il petrolio che affiora in Texas ma lo conservano come scorta
strategica. L’Italia dei Berlusconi e dei Bersani vuole invece la
privatizzazione di ogni nostro bene in nome del libero mercato. Con
buona pace di ogni anelito di sovranità nazionale.E il WTO se la ride.
Quasi
tutta l’Italia è interessata alle trivelle e tuttavia ci chiediamo che
valore abbia distruggere l’ambiente naturale, inquinare le nostre
campagne e città per prelevare un olio quasi bituminoso a livello
bassissimo di purezza, usando solventi e ritrovandoci immense quantità
di micidiali fanghi di estrazione da smaltire.
E’
l’inizio di una tragica serie di disastri ambientali o sapremo opporci?
Dipende da noi, dobbiamo impegnarci tutti a divulgare queste notizie,
specialmente ai politici se vogliamo dare un fiuturo ai nostri figli.
Lino Bottaro