Innanzitutto, un video di 8 minuti che mette in guardia circa la pericolosità di molti cosmetici.
Di seguito, alcune informazioni utili sugli ingredienti da evitare, tratto da eco-officine.com
Le classi a cui appartengono la maggior parte degli ingredienti sono:
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Derivati del petrolio
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Tensioattivi etossilati
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Siliconi
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Polimeri sintetici
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Ingredienti ricavati da animali
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Conservanti e Antiossidanti
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Coloranti
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Battericidi
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Profumi sintetici
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MEA, DEA, TEA
I derivati del petrolio utilizzati in cosmetica sono
per lo più dei grassi minerali derivati dal petrolio, ad esempio
Vaseline, Paraffinum liquidum, Mineral oil e Petrolatum. In questa
classe possiamo includere anche i PEG e PPG Polyethylene glycol e
Propylene glygol. I derivati del petrolio nonostante gli appurati rischi
che comportano sono ampiamente usati nella cosmetica tradizionali.
Vengono usati come emulsionanti o solubilizzanti. Aumentano anche la
permeabilità della epidermide così che eventuali sostanze nocive
contenute nel cosmetico vengono assorbite più facilmente dal nostro
organismo. Inoltre questi derivati vengono ottenuti attraverso l'
etossilazione il che comporta notevoli rischi tra i quali la possibilità
che durante questo processo si sviluppino sostanze cancerogene. Possono
inolte causare depigmentazione epidermica e limitando la traspirazione
della pelle sono altamente comedonici. In alternativa nella cosmesi Bio
viene utilizzata la Lanolina.
I tensioattivi etossilati sono anch' essi molto usati e
possiamo riconoscerli grazie al suffisso “-eth” ed esempio Sodium
pareth sulfate, Sodium laureth sulfate, o anche Coceth e Mireth. I
tensioattivi svolgono azione lavante e aumentano la “bagnabilità” delle
superfici. Queste sostanze subiscono il processo di etossilazione che ha
un alto impatto ambientale, in questo processo viene utilizzato l'
Ossido di Etilene, altamente tossico. Durante il processo di
etossilazione possono formarsi particelle di Diossano, classificato
dalla Commissione Europea come cancerogeno. L'alternativa esiste sono i
tensioattivi di origine vegetale non etossilati, li possiamo riconoscere
grazie al suffisso “-yl” ad esempio Sodium Cocoyl Sulfate o “-ato” ad
esempio Cocoato di Potassio.
I Siliconi sono sostanze sintetizzate chimicamente.
Nella maggior parte dei casi li possiamo riconoscere per il suffisso
“-one” o “-xane”. Per le loro particolari caratteristiche
chimico-fisiche sono molto usati nella cosmetica tradizionale come
additivi. Formano sulla pelle o sui capelli un film invisibile che da
una momentanea e illusoria sensazione di morbidezza. Vengono molto usati
anche nella preparazione delle creme solari per renderle
idrorepellenti, con notevoli conseguenze sull'ambiente, disciolte nelle
acque marine o fluviali sono difficilmente biodegradabili. Il
Dimethicone, che si trova in moltissimi prodotti, è un agente
cancerogeno.
I polimeri sintetici sono anch' essi di derivazione
petrolifera e servono solamente a dare al prodotto la consistenza
desiderata. Li possiamo riconoscere dai prefissi “acryl” e “polymer” per
esempio polyacryllamide o carbomer.
Gli ingredienti ricavati da animali morti spesso
utilizzati nella cosmesi tradizionale sono invece assolutamente banditi
in quella Bio. Si possono nascondere in molti ingredienti ad esempio il
Sodium tollowate (ricavato da grasso animale), oppure Collagen, Elastin,
Keratin, Squalene (ricavato dal fegato degli squali),� Ostrea
(ostrica), il colorante C.I. 75470 (ricavato dalla cocciniglia). Sono
banditi anche il midollo e la placenta animali.
I conservanti sono attualmente consentiti secondo la
legge vigente, per questi è stabilito solamente un quantitativo massimo
che non puo' essere superato. È sempre meglio stare alla larga da questi
componenti che sono possono causare dermatiti da contatto, sono
potenzialmente tossici e cancerogeni. Il gruppo di coloranti più
pericoloso sono i cessori di formaldeide ed esempio Imidozilidynil,
Glycinate, Benzylhemiformal, DMDM Hydantoin. Questi componenti sono
molto pericolosi perchè nel tempo rilasciano formaldeide classificata
dalla Commissione Europea come cancerogeno. Un altro gruppo di
conservanti da ricordare per pericolosità sono i composti organici
alogeni che portano il suffisso “-isotiazolinone”, hanno un limite di
tollerabilità molto basso e posso scatenare allergie anche gravi. Altri
conservanti spesso utilizzati sono i parabeni che possiamo riconoscere
grazie al suffisso “-paraben”. Tra questi citiamo il methylparaben e il
propyparaben il primo provoca reazioni allergiche mentre il secondo è un
sospetto cancerogeno.
Tra gli antiossidanti è spesso usato il
Butilidrossianisolo conosciuto con la sigla di BHA, questa sostanta
metabolizzata dal nostro organismo è stata riconosciuta dalla
Commissione Europea come cancerogeno e può agire negativamente sul
sistema endocrino, per questo motivo la FDA (Food and Drug
Administration – agenzia governativa degli Stati Uniti) stabilisce un
limite massimo consentito nell'utilizzo di questa sostanza. Altro
antiossidante spesso utilizzato è il BHT anche questo può causare
allergie, ma attenzione perchè il suo utilizzo non è regolamentato dalla
Commissione Europea.
Come coadiuvanti dei conservanti citiamo anche il
disodium EDTA e il tetrasodium EDTA, sono altamente inquinanti e
difficilmente biodegradabili.
I coloranti sono sostanze irritanti sulla pelle,
potenzialmente tossiche e cancerogene. Li possiamo riconoscere
facilmente: portano sempre la sigla CI a cui segue un numero di più
cifre. Sono moltissimi e possono causare reazioni allergiche, nella
maggior parte dei casi provengono da sintesi chimica o peggio ancora
possono essere ricavati da animali morti come nel caso del colorante CI
75470.
I battericidi sono appunto sostanze che limitano la
proliferazione dei batteri, ma possono creare problemi: possono
facilitare la formazione di colonie di batteri restistenti che possono
provocare patologie e possono accumularsi nelle zone adipose del nostro
corpo, per questo motivo possono contaminare il latte materno. Citiamo
la Clorexidina e il Triclosan spesso usati nella preparazione di
dentifrici, colluttori, deodoranti e detergenti.
I profumi sintetici sono indicati in etichetta
genericamente col nome di Parfum, bisogna stare attenti perchè non vige
l'obbligo di indicare se si tratta di profumi di origine chimica o meno.
La maggior parte di questi purtroppo lo sono, e possono causare
allergie o sensibilizzazioni. Scegliendo un cosmetico Bio siamo sicuri
si tratti di miscele naturali estratte da piante o fiori.
In fine con le sigle MEA, DEA e TEA parliamo di Mono-,
Di- e Tri-etanolamina ad esempio Cocoamide MAE, Lauramide TEA, queste
sostanze regolatrici del PH sono state riconosciute come altamente
irritanti e possibili cancerogeni. Possono infatti reagire con altri
composti e generare nitrosammine, che sono sostanze dichiarate
cancerogene.