TRILOGIA
CORSO
di FORMAZIONE e INFORMAZIONE
per viticoltori e popolazione residente.
A cura del "Comitato Colli Puri, Collalbrigo Respira".
Con il patrocinio del Comune di Conegliano.
1) Giovedì 22/11/12 Ore 20.30 "Pesticidi sui vigneti: Rischi per uomo e ambiente".
Relatori: Dott. Cavasin Francesco, Presidente “Associazione Medici per l’Ambiente” di Treviso, AMATV, affiliata all’Isde Italia.
Tecnico ULSS 7,
Tecnico Arpav
Gianluigi Salvador, Consigliere Regionale WWF Veneto.
Introduce: Toppan Claudio, Assessore all'Ambiente del Comune di Conegliano.
2) Lunedì 10/12/12 Ore 20.30 "Legislazioni e opportunità per i viticoltori".
per viticoltori e popolazione residente.
A cura del "Comitato Colli Puri, Collalbrigo Respira".
Con il patrocinio del Comune di Conegliano.
1) Giovedì 22/11/12 Ore 20.30 "Pesticidi sui vigneti: Rischi per uomo e ambiente".
Relatori: Dott. Cavasin Francesco, Presidente “Associazione Medici per l’Ambiente” di Treviso, AMATV, affiliata all’Isde Italia.
Tecnico ULSS 7,
Tecnico Arpav
Gianluigi Salvador, Consigliere Regionale WWF Veneto.
Introduce: Toppan Claudio, Assessore all'Ambiente del Comune di Conegliano.
2) Lunedì 10/12/12 Ore 20.30 "Legislazioni e opportunità per i viticoltori".
Proiezione
del film “Respiro di Terra” di Enrico Bellani (30 minuti)
Relatori:
Prof. Altieri Giuseppe.
Agroecologo.
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura
Biologica dell’Istituto Superiore di Istruzione Agraria di Todi
(PG)
Dott.
Zecchin Gabriele,
Responsabile
Ispezioni e Controlli Fitosanitari della Regione Veneto
3) Lunedì 21/01/13 Ore 20.30 "Tecniche Alternative produttive. Risparmi per il viticoltore. Casi concreti. IL mercato del bio".
3) Lunedì 21/01/13 Ore 20.30 "Tecniche Alternative produttive. Risparmi per il viticoltore. Casi concreti. IL mercato del bio".
Filippo
Taglietti, tecnico Consorzio Tutela Conegliano
-Valdobbiadene
Brescacin Fabio, Presidente EcornaturaSì
Brescacin Fabio, Presidente EcornaturaSì
Terzariol
Fiorello, Co. Di. TV, tecnico Lotta Integrata.
Nardi Ivo,
Presidente Perlage.
Altri viticoltori bio
Ettore Contardi, Biorg: EM, i microorganismi effettivi.
Altri viticoltori bio
Ettore Contardi, Biorg: EM, i microorganismi effettivi.
Al termine Degustazione gratuita Vino bio e assaggi cibi bio.
Le tre
serate della Trilogia saranno coordinate e moderate dal Comitato
“Colli Puri, Collalbrigo Respira”
In tutte e
tre le serate nell’atrio del Teatro: stands bio vegan.
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Commento al convegno tenutosi a Vidor il 12 dicembre 2012:
Una volta c'era il contadino, scarbe grosse e cervello "fino".... ora ci
sono agricoltori che non dimostrano di aver molto sale in zucca.
Ascoltando gli interventi del pubblico, mi ha molto colpito quello di Franco Adami, ex presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DOCG. Si stava parlando di studi medici (più di 4000 pubblicazioni) che mettevano in correlazione l'uso dei pesticidi con l'aumento di patologie gravi nei bambini.
Hanno detto che c'e' una maggiore incidenza di neoplasie fra i gli agricoltori rispetto al resto della popolazione.
...e Franco Adami è intervenuto per dire che gli agricoltori non sono tutti uguali, e che lui ad esempio, che non ha una coltivazione biologica, riesce ad avere una presenza di pestici nelle sue uve pari a ZERO.
Ma questo è un autogol clamoroso!
1. da cittadino non mi interessa NULLA se il suo prosecco abbia o non abbia pestici, tanto non glielo bevo!
2. mi interessa MOLTO, invece, che se lui irrora le sue vigne e poi le sue uve non hanno tracce di pesticidi, significa CHE I PESTICIDI DAL SUO VIGNETO SONO PASSATI NELL'ARIA E NELLA TERRA inquinando pertanto anche l'ambiente in cui vivo.
Al Sig. Adami direi:
MAGARI I PESTICIDI RESTASSERO AL 100% nelle uve! Magari con dei trattamenti particolari, forse costosi, potreste trattare le uve per rimuoverli e vendere un vino senza sostanze tossiche (a parte l'alcool).
Come fanno le industrie: hanno cicli di lavorazioni che portano alla produzione di rifiuti inquinanti, e spendono un po' di soldi per conferire i rifiuti alle ditte specializzate che cercano di limitare l'impatto.
Per il mondo agricolo non ci sono spese di questo tipo.... SI ARRANGIA LA NATURA A TRATTARE I RIFIUTI AGRICOLI PERICOLOSI, con l'evaporazione, con il vento, con la pioggia a DILAVARE LE CENTINAIA DI TONNELLATE DI SOSTANZE CHIMICHE CHE LORO IMMETTONO NEI LORO VIGNETI a costo zero per le LORO tasche ma AD UN ALTO COSTO PER LE NOSTRA SALUTE E PER LE NOSTRE TASCHE (salute => malattie => cure mediche => aumento di tasse a nostro carico).
Ritorno al discorso del contadino, scarpe grosse e cervello "fino".... lo ha detto Ivo Nardi, parlando delle sue colture biologiche, dicendo che sono più impegnative ma comunque remunerative: quand'e' che gli agricoltori moderni si daranno un po' più da fare, lavorando un po' di più per avere però una coltura biologica, più rispettosa dell'ambiente?
Sto dicendo fesserie???
Ascoltando gli interventi del pubblico, mi ha molto colpito quello di Franco Adami, ex presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DOCG. Si stava parlando di studi medici (più di 4000 pubblicazioni) che mettevano in correlazione l'uso dei pesticidi con l'aumento di patologie gravi nei bambini.
Hanno detto che c'e' una maggiore incidenza di neoplasie fra i gli agricoltori rispetto al resto della popolazione.
...e Franco Adami è intervenuto per dire che gli agricoltori non sono tutti uguali, e che lui ad esempio, che non ha una coltivazione biologica, riesce ad avere una presenza di pestici nelle sue uve pari a ZERO.
Ma questo è un autogol clamoroso!
1. da cittadino non mi interessa NULLA se il suo prosecco abbia o non abbia pestici, tanto non glielo bevo!
2. mi interessa MOLTO, invece, che se lui irrora le sue vigne e poi le sue uve non hanno tracce di pesticidi, significa CHE I PESTICIDI DAL SUO VIGNETO SONO PASSATI NELL'ARIA E NELLA TERRA inquinando pertanto anche l'ambiente in cui vivo.
Al Sig. Adami direi:
MAGARI I PESTICIDI RESTASSERO AL 100% nelle uve! Magari con dei trattamenti particolari, forse costosi, potreste trattare le uve per rimuoverli e vendere un vino senza sostanze tossiche (a parte l'alcool).
Come fanno le industrie: hanno cicli di lavorazioni che portano alla produzione di rifiuti inquinanti, e spendono un po' di soldi per conferire i rifiuti alle ditte specializzate che cercano di limitare l'impatto.
Per il mondo agricolo non ci sono spese di questo tipo.... SI ARRANGIA LA NATURA A TRATTARE I RIFIUTI AGRICOLI PERICOLOSI, con l'evaporazione, con il vento, con la pioggia a DILAVARE LE CENTINAIA DI TONNELLATE DI SOSTANZE CHIMICHE CHE LORO IMMETTONO NEI LORO VIGNETI a costo zero per le LORO tasche ma AD UN ALTO COSTO PER LE NOSTRA SALUTE E PER LE NOSTRE TASCHE (salute => malattie => cure mediche => aumento di tasse a nostro carico).
Ritorno al discorso del contadino, scarpe grosse e cervello "fino".... lo ha detto Ivo Nardi, parlando delle sue colture biologiche, dicendo che sono più impegnative ma comunque remunerative: quand'e' che gli agricoltori moderni si daranno un po' più da fare, lavorando un po' di più per avere però una coltura biologica, più rispettosa dell'ambiente?
Sto dicendo fesserie???
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