lunedì 3 settembre 2012

LA MORTALITÀ PER CAUSA NELLE AZIENDE ULSS DEL VENETO, PERIODO 2007-2009


Documento in PDF, a cura del Sistema Epidemiologico Regionale-SER del Veneto, che riassume le varie cause di morte all'interno della Regione.
Dai tali dati si evince che l'area a minor incidenza di morti per cancro, in Veneto, è quella dell'ULSS7, territorio che comprende le zone di Pieve di Soligo, Conegliano, Vittorio Veneto, in parte coltivata a Prosecco, in cui vengono dispersi ogni anno più di 100 tonnellate di pesticidi organici con effetti cancerogeni. 
Ma è tutto vero???? Tali dati contrastano con altri 2 dati, forniti sempre dall'ULSS7:
1. l'ULSS7 è l'azienda sanitaria in Veneto con maggior spesa pro-capite in farmaci chemioterapici
2. analizzando il codice di esenzione E048, per neoplasie maligne, nei territori dell'ULSS7 un cittadino su 19 ha il cancro!

Di seguito un articolo a cura del WWF Altamarca.

Premesso che recentemente il WWF ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Treviso relativamente alle informazioni distorte fornite alla popolazione dalla ULSS 7 anche attraverso i Sindaci della DOCG prosecco (in allegato) elenchiamo di seguito le osservazioni alle dichiarazioni riportate in questi giorni dalla stampa a cui vogliamo rispondere puntualmente.
INDICI DI INCIDENZA E MORTE
L’ULSS7 insiste a parlare di morti per cancro. Non ci interessa il numero di morti perché la medicina salva sempre più persone a fronte ovviamente di una spesa enorme per le cure necessarie. Infatti la pubblicità degli istituti di ricerca sul cancro, che cercano contributi, dice chiaramente che vogliono “rendere il cancro curabile” con le cure cliniche e non eliminarne le cause che lo hanno prodotto (prevenzione primaria). Ricordiamo che l’82% del bilancio regionale è dedicato alle spese sanitarie. A noi invece interessa l’incidenza tumorale, cioè quanti sono attualmente ammalati e ci interessa analizzare il trend di crescita per capire quanti si ammaleranno nel tempo respirando dalla mattina alla sera l’aerosol di pesticidi e bevendoli nell’acqua e mangiandoli nel cibo. A titolo di esempio una donna che si opera per un tumore al seno, sopravvive, ma ricordiamoci che è andata in ospedale con due seni e spesso è tornata a casa con un seno solo. Non possiamo dimenticarcelo! Lo stesso vale per gli altri tumori, restano sempre handicap, limitazioni, sofferenze e danni economici familiari e collettivi. La PREVENZIONE PRIMARIA, cioè l’eliminazione delle cause delle malattie risulta quindi l’unica soluzione futura percorribile per ridurre le sofferenze e non far fallire la sanità.
LA CRISI ECONOMICA
Se continua di questo passo, chiudono le fabbriche, aumenta la disoccupazione, i giovani non trovano un lavoro, chi pagherà le spese mediche in continuo aumento a causa di queste malattie croniche che ci inseguono per tutta la vita anche se curabili? Da dove prenderanno i soldi necessari per le chemioterapie, gli interventi chirurgici, le riabilitazioni, etc. I ricchi hanno le loro assicurazioni private, possono andarsene all’estero. Ai poveri diavoli chi ci penserà? Prevenzione primaria vuol dire evitare che il tumore insorga. Invece stanno piantando vigneti ovunque, senza regole e controlli. Aumentano i consorzi di vendita dei pesticidi e le industrie che producono i pesticidi sono le stesse che poi forniscono anche le medicine per le cure. Aumenta il veleno in circolazione, a migliaia di tonnellate, sparse scientificamente per produrre cibo (sic!). Anche il Governatore Zaia qualche giorno fa ha affermato che in agricoltura “c’è un eccesso di mezzi tecnici come agrofarmaci e fertilizzanti” (vedi articolo allegato).
MORTI NEL 2007-2009
Chi è morto con un tumore nel 2007 e stato molto probabilmente contagiato dall’agente tumorale 10-15 anni prima. I principi attivi cancerogeni, teratogeni e interferenti endocrini non agiscono in poche ore, ma in molti anni. Quindi i dati sui morti da tumore proposti dalla ULSS7 si riferiscono all’inquinamento ambientale pregresso del 1995-97, quando la superficie coperta da vigneti era la metà dell’attuale e l’accanimento con i trattamenti era meno elevato. A noi interessa molto anche cosa accadrà ai nostri figli, che oggi nelle scuole e negli asili di questo territorio martoriato dai pesticidi, lungo le strade, nei giardini delle loro case, respirano veleno dalla mattina alla sera. Questo è quanto dovrebbe interessare a dei medici competenti e responsabili. Cosa accadrà tra 10-15 anni, non cosa è accaduto 15 anni fa.
PIEVE DI SOLIGO ED IL RESTO DEL MONDO
I medici dell’ISDE, medici volontari di una associazione internazionale indipendente, e non stipendiati regolarmente dalla Regione Veneto, hanno ricercato su una libreria scientifica on-line, PUB-MED, quante pubblicazioni fossero state effettuate sul tema bambini e pesticidi. Ne hanno trovate circa 4.500. Non credo che tali pubblicazioni e studi affermino che i pesticidi fanno bene ai bambini e li aiutano nella loro speranza sana di vita. I responsabili della ULSS7 tirino fuori un solo documento dove si afferma che i pesticidi tossico-nocivi utilizzati nella DOCG prosecco come il mancozeb, folpet, clorpirifos, glifosate, etc) non sono interferenti endocrini, cancerogeni, teratogeni, etc.




GLI STUDI DELLA ULSS 7
Su nostra indicazione e richiesta fatta in un esposto fatto alla Procura, dopo due anni sono stati avviati dalla ULSS7 degli studi per ricercare il mancozeb (un ditiocarbammato fungicida) nelle urine dei bambini. Purtroppo la ricerca è stata fatta dopo circa un mese dalla fine dell’utilizzo del pesticida e con criteri di campionamento non ben identificati. I protocolli dell’ISPRA e dell’Istituto Superiore di Sanità invitano a prelevare le urine al massimo dopo 3 ore dal trattamento. Dopo le 24 ore non si può più trovare nulla. In trentino e in Toscana in studi analoghi, e fatti anche su più pesticidi tossico-nocivi, come si dovrebbe fare, hanno trovato metaboliti dei pesticidi e non solo nelle urine. Qui da noi probabilmente non accadrà. Siamo i migliori, i più sani, quelli che stanno meglio. Non è difficile prevedere l’esito di questo studio, pagato con i nostri soldi e senza coinvolgere nei controlli chi l’aveva richiesto esplicitamente attraverso un esposto a Prefetto e Procura.
PESTICIDI E BAMBINI
Avete mai letto un comunicato o una dichiarazione delle ULSS 7 ed 8 che condannano i vigneti vicino alle scuole? I pediatri insegnano che i bambini sono piccoli, quindi più vicini al suolo contaminato, respirano a bocca aperta, portano spesso le mani alla bocca senza lavarle, respirano, mangiano e bevono, in proporzione, molto di più degli adulti. A Bigolino il vigneto è a solo 50 cm dalla recinzione, a Vidor a 3 metri, a Refrontolo a cinque metri. Inoltre alcune scuole, come Vidor ospitano nel periodo estivo, quello cioè dove i trattamenti sono più intensi, dei campi scuola, dove i bambini passano la maggior parte del loro tempo all’aperto, a pochi metri da dove, scafandrati come dei marziani, i viticoltori irrorano i loro pesticidi. Tutto va bene. Vivono nella zona migliore del veneto, quella dove tutti sonno sani e vivono felici e contenti.
LA STATISTICA ISTAT
Da oltre un anno leggiamo sui giornali delle dichiarazioni dei medici della ULSS 7 e conseguentemente della Coldiretti, della CIA e della Confagricoltura che affermano che i contadini sono quelli che si ammalano meno degli altri, quindi i pesticidi non fanno male come dichiarano i presunti ambientalisti, come siamo stati denominati. La statistica citata dal personale della ULSS 7 è stata pubblicata su AGRI-REGIONI-EUROPA, del dicembre 2010 (anno 6, numero 23), redatta da Luca Bartoli, Velia Bartoli e Agostino Severo.
Nelle conclusioni della relazione, a pagina 8, si legge che “in relazione a tutte le cause di decesso considerate si sono riscontrati livello di rischio più elevati per i lavoratori e le lavoratrici del settore agricolo rispetto agli altri settori”. Più avanti si legge che “le cause sono probabilmente anche da ricercare nei profondi cambiamenti che negli ultimi decenni hanno mutato il volto dell’agricoltura dei paesi sviluppati, vale a dire l’impiego massiccio e sistematico di sostanze chimiche di sintesi (fungicidi, diserbanti, insetticidi e concimi)”. Poi si conclude affermando che “politiche tese a incentivare le pratiche dell’agricoltura cosiddetta biologica, potrebbero contribuire a contenere in misura considerevole l’esposizione a condizioni critiche come quelle cui qui sopra si è fatto cenno”.
Ci sembra che le conclusioni siano molto diverse da quelle riportate dal personale della ULSS 7. Questo ci ha spinto a recarci dal Procuratore della Repubblica. Una informazione incompleta, inesatta, errata può far assumere alla popolazione comportamenti pericolosi per la loro salute. Vengono organizzate, in pieno periodo dei trattamenti passeggiate tra i vigneti, ad esempio Rive Vive o gare podistiche. Si portano i turisti ignari dei pericoli nelle zone dove coloro che hanno trattato si sono protetti con maschere e tute e dove è vietato entrare nei 2 giorni successivi al trattamento.
LE SFIDE
Noi chiediamo che sui cinque esposti fatti alla Magistratura sul tema pesticidi ci sia una sollecita risposta della stessa Magistratura per aprire un confronto serio sulle cause delle neoplasie maligne non solo nella DOCG prosecco, ma nel Veneto e in tutta Italia. Non si dovrebbe aspettare anni come a Taranto per l’ILVA dove il problema, stante le ripetute denunce di varie associazioni locali fatte negli anni precedenti, è esploso solo quando l’evidenza dei morti e dei malati non era più eludibile, e questo grazie alla Magistratura.
Noi chiediamo ai Sindaci, delegati alla tutela della salute dei cittadini (art. 32 della Costituzione), attraverso le ULSS 7 ed 8 di far dichiarare da un loro medico oncologo che non c’è nessuna relazione di causa ed effetto tra pesticidi utilizzati in agricoltura e tumori, malattie invalidanti come l’alzheimer, parkinson, MCS, SLA, asme, allergie, malattie alla tiroide, riduzione della fertilità, disturbi dell’apprendimento e simili. Che non è assolutamente dannoso per la salute dei bambini avere vigneti irrorati di pesticidi con atomizzatori ed altro vicino alle scuole e alle loro case. Tale documento deve essere datato e firmato dal medico oncologo.
Noi chiediamo inoltre che i bracci sanitari delle istituzioni come l’ULSS7 e l’ULSS8 e l’ARPAV, una volta trovate le cause che generano l’aumento del trend delle incidenze tumorali in una zona prevalentemente agricola come quella della DOCG prosecco (media + 5% l’anno negli ultimi cinque anni), producano un piano di azioni che permetta di invertire il trend della crescita dei tumori, per non essere tutti ammalati di tumore maligno fra una quindicina d’anni, senza contare poi tutte le altre malattie croniche accennate in precedenza. Attualmente nella ULSS7 abbiamo un ammalato di neoplasie maligne ogni 19 abitanti.
Chiediamo inoltre ai sindaci della DOCG prosecco di mandare un loro oncologo per un confronto aperto al pubblico con gli oncologi e medici dell’ISDE sul tema dei pesticidi e tumori.
Proponiamo l’incontro il mese di novembre 2012.


Ing. Bortolamiol Luciano
Presidente WWF AltaMarca e coordinatore Gruppo locale Martin Pescatore
Dr. Gianluigi Salvador
Consigliere WWF AltaMarca
Consigliere Regionale WWf Veneto


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.