Documento in PDF, a cura del Sistema Epidemiologico Regionale-SER del Veneto, che riassume le varie cause di morte all'interno della Regione.
Dai tali dati si evince che l'area a minor incidenza di morti per cancro, in Veneto, è quella dell'ULSS7, territorio che comprende le zone di Pieve di Soligo, Conegliano, Vittorio Veneto, in parte coltivata a Prosecco, in cui vengono dispersi ogni anno più di 100 tonnellate di pesticidi organici con effetti cancerogeni.
Ma è tutto vero????
Tali dati contrastano con altri 2 dati, forniti sempre dall'ULSS7:
1. l'
ULSS7 è l'azienda sanitaria in Veneto con maggior spesa pro-capite in farmaci chemioterapici
2.
analizzando il codice di esenzione E048, per neoplasie maligne, nei territori dell'ULSS7 un cittadino su 19 ha il cancro!
Di seguito un articolo a cura del WWF Altamarca.
Premesso
che recentemente il WWF ha presentato un esposto alla Procura della
Repubblica di Treviso relativamente alle informazioni distorte
fornite alla popolazione dalla ULSS 7 anche attraverso i Sindaci
della DOCG prosecco (in allegato) elenchiamo di seguito le
osservazioni alle dichiarazioni riportate in questi giorni dalla
stampa a cui vogliamo rispondere puntualmente.
INDICI
DI INCIDENZA E MORTE
L’ULSS7
insiste a parlare di morti per cancro. Non ci interessa il numero di
morti perché la medicina salva sempre più persone a fronte
ovviamente di una spesa enorme per le cure necessarie. Infatti la
pubblicità degli istituti di ricerca sul cancro, che cercano
contributi, dice chiaramente che vogliono “rendere il cancro
curabile” con le cure cliniche e non eliminarne le cause che lo
hanno prodotto (prevenzione primaria). Ricordiamo che l’82% del
bilancio regionale è dedicato alle spese sanitarie. A noi invece
interessa l’incidenza tumorale, cioè quanti sono attualmente
ammalati e ci interessa analizzare il trend di crescita per capire
quanti si ammaleranno nel tempo respirando dalla mattina alla sera
l’aerosol di pesticidi e bevendoli nell’acqua e mangiandoli nel
cibo. A titolo di esempio una donna che si opera per un tumore al
seno, sopravvive, ma ricordiamoci che è andata in ospedale con due
seni e spesso è tornata a casa con un seno solo. Non possiamo
dimenticarcelo! Lo stesso vale per gli altri tumori, restano sempre
handicap, limitazioni, sofferenze e danni economici familiari e
collettivi. La PREVENZIONE PRIMARIA, cioè l’eliminazione delle
cause delle malattie risulta quindi l’unica soluzione futura
percorribile per ridurre le sofferenze e non far fallire la sanità.
LA
CRISI ECONOMICA
Se
continua di questo passo, chiudono le fabbriche, aumenta la
disoccupazione, i giovani non trovano un lavoro, chi pagherà le
spese mediche in continuo aumento a causa di queste malattie croniche
che ci inseguono per tutta la vita anche se curabili? Da dove
prenderanno i soldi necessari per le chemioterapie, gli interventi
chirurgici, le riabilitazioni, etc. I ricchi hanno le loro
assicurazioni private, possono andarsene all’estero. Ai poveri
diavoli chi ci penserà? Prevenzione primaria vuol dire evitare che
il tumore insorga. Invece stanno piantando vigneti ovunque, senza
regole e controlli. Aumentano i consorzi di vendita dei pesticidi e
le industrie che producono i pesticidi sono le stesse che poi
forniscono anche le medicine per le cure. Aumenta il veleno in
circolazione, a migliaia di tonnellate, sparse scientificamente per
produrre cibo (sic!). Anche il Governatore Zaia qualche giorno fa ha
affermato che in agricoltura “c’è un eccesso di mezzi tecnici
come agrofarmaci e fertilizzanti” (vedi articolo allegato).
MORTI
NEL 2007-2009
Chi è
morto con un tumore nel 2007 e stato molto probabilmente contagiato
dall’agente tumorale 10-15 anni prima. I principi attivi
cancerogeni, teratogeni e interferenti endocrini non agiscono in
poche ore, ma in molti anni. Quindi i dati sui morti da tumore
proposti dalla ULSS7 si riferiscono all’inquinamento ambientale
pregresso del 1995-97, quando la superficie coperta da vigneti era la
metà dell’attuale e l’accanimento con i trattamenti era meno
elevato. A noi interessa molto anche cosa accadrà ai nostri figli,
che oggi nelle scuole e negli asili di questo territorio martoriato
dai pesticidi, lungo le strade, nei giardini delle loro case,
respirano veleno dalla mattina alla sera. Questo è quanto dovrebbe
interessare a dei medici competenti e responsabili. Cosa accadrà tra
10-15 anni, non cosa è accaduto 15 anni fa.
PIEVE
DI SOLIGO ED IL RESTO DEL MONDO
I
medici dell’ISDE, medici volontari di una associazione
internazionale indipendente, e non stipendiati regolarmente dalla
Regione Veneto, hanno ricercato su una libreria scientifica on-line,
PUB-MED, quante pubblicazioni fossero state effettuate sul tema
bambini e pesticidi. Ne hanno trovate circa 4.500. Non credo che tali
pubblicazioni e studi affermino che i pesticidi fanno bene ai bambini
e li aiutano nella loro speranza sana di vita. I responsabili della
ULSS7 tirino fuori un solo documento dove si afferma che i pesticidi
tossico-nocivi utilizzati nella DOCG prosecco come il mancozeb,
folpet, clorpirifos, glifosate, etc) non sono interferenti endocrini,
cancerogeni, teratogeni, etc.
GLI
STUDI DELLA ULSS 7
Su
nostra indicazione e richiesta fatta in un esposto fatto alla
Procura, dopo due anni sono stati avviati dalla ULSS7 degli studi per
ricercare il mancozeb (un ditiocarbammato fungicida) nelle urine dei
bambini. Purtroppo la ricerca è stata fatta dopo circa un mese dalla
fine dell’utilizzo del pesticida e con criteri di campionamento non
ben identificati. I protocolli dell’ISPRA e dell’Istituto
Superiore di Sanità invitano a prelevare le urine al massimo dopo 3
ore dal trattamento. Dopo le 24 ore non si può più trovare nulla.
In trentino e in Toscana in studi analoghi, e fatti anche su più
pesticidi tossico-nocivi, come si dovrebbe fare, hanno trovato
metaboliti dei pesticidi e non solo nelle urine. Qui da noi
probabilmente non accadrà. Siamo i migliori, i più sani, quelli che
stanno meglio. Non è difficile prevedere l’esito di questo studio,
pagato con i nostri soldi e senza coinvolgere nei controlli chi
l’aveva richiesto esplicitamente attraverso un esposto a Prefetto e
Procura.
PESTICIDI
E BAMBINI
Avete
mai letto un comunicato o una dichiarazione delle ULSS 7 ed 8 che
condannano i vigneti vicino alle scuole? I pediatri insegnano che i
bambini sono piccoli, quindi più vicini al suolo contaminato,
respirano a bocca aperta, portano spesso le mani alla bocca senza
lavarle, respirano, mangiano e bevono, in proporzione, molto di più
degli adulti. A Bigolino il vigneto è a solo 50 cm dalla recinzione,
a Vidor a 3 metri, a Refrontolo a cinque metri. Inoltre alcune
scuole, come Vidor ospitano nel periodo estivo, quello cioè dove i
trattamenti sono più intensi, dei campi scuola, dove i bambini
passano la maggior parte del loro tempo all’aperto, a pochi metri
da dove, scafandrati come dei marziani, i viticoltori irrorano i loro
pesticidi. Tutto va bene. Vivono nella zona migliore del veneto,
quella dove tutti sonno sani e vivono felici e contenti.
LA
STATISTICA ISTAT
Da
oltre un anno leggiamo sui giornali delle dichiarazioni dei medici
della ULSS 7 e conseguentemente della Coldiretti, della CIA e della
Confagricoltura che affermano che i contadini sono quelli che si
ammalano meno degli altri, quindi i pesticidi non fanno male come
dichiarano i presunti ambientalisti, come siamo stati denominati. La
statistica citata dal personale della ULSS 7 è stata pubblicata su
AGRI-REGIONI-EUROPA, del dicembre 2010 (anno 6, numero 23), redatta
da Luca Bartoli, Velia Bartoli e Agostino Severo.
Nelle
conclusioni della relazione, a pagina 8, si legge che “in
relazione a tutte le cause di decesso considerate si sono riscontrati
livello di rischio più elevati per i lavoratori
e le lavoratrici del settore agricolo rispetto agli altri settori”.
Più avanti si legge che “le cause sono probabilmente anche da
ricercare nei profondi cambiamenti che negli ultimi decenni hanno
mutato il volto dell’agricoltura dei paesi sviluppati, vale a dire
l’impiego massiccio e sistematico di sostanze chimiche di sintesi
(fungicidi, diserbanti, insetticidi e concimi)”. Poi si
conclude affermando che “politiche tese a incentivare le
pratiche dell’agricoltura cosiddetta biologica, potrebbero
contribuire a contenere in misura considerevole l’esposizione a
condizioni critiche come quelle cui qui sopra si è fatto cenno”.
Ci
sembra che le conclusioni siano molto diverse da quelle riportate dal
personale della ULSS 7. Questo ci ha spinto a recarci dal Procuratore
della Repubblica. Una informazione incompleta, inesatta, errata può
far assumere alla popolazione comportamenti pericolosi per la loro
salute. Vengono organizzate, in pieno periodo dei trattamenti
passeggiate tra i vigneti, ad esempio Rive Vive o gare podistiche. Si
portano i turisti ignari dei pericoli nelle zone dove coloro che
hanno trattato si sono protetti con maschere e tute e dove è vietato
entrare nei 2 giorni successivi al trattamento.
LE
SFIDE
Noi
chiediamo che sui cinque esposti fatti alla Magistratura sul
tema pesticidi ci sia una sollecita risposta della stessa
Magistratura per aprire un confronto serio sulle cause delle
neoplasie maligne non solo nella DOCG prosecco, ma nel Veneto e in
tutta Italia. Non si dovrebbe aspettare anni come a Taranto per
l’ILVA dove il problema, stante le ripetute denunce di varie
associazioni locali fatte negli anni precedenti, è esploso solo
quando l’evidenza dei morti e dei malati non era più eludibile, e
questo grazie alla Magistratura.
Noi
chiediamo ai Sindaci, delegati alla tutela della salute dei
cittadini (art. 32 della Costituzione), attraverso le ULSS 7 ed 8 di
far dichiarare da un loro medico oncologo che non c’è nessuna
relazione di causa ed effetto tra pesticidi utilizzati in agricoltura
e tumori, malattie invalidanti come l’alzheimer, parkinson, MCS,
SLA, asme, allergie, malattie alla tiroide, riduzione della
fertilità, disturbi dell’apprendimento e simili. Che non è
assolutamente dannoso per la salute dei bambini avere vigneti
irrorati di pesticidi con atomizzatori ed altro vicino alle scuole e
alle loro case. Tale documento deve essere datato e firmato dal
medico oncologo.
Noi
chiediamo inoltre che i bracci sanitari delle istituzioni
come l’ULSS7 e l’ULSS8 e l’ARPAV, una volta trovate le cause
che generano l’aumento del trend delle incidenze tumorali in una
zona prevalentemente agricola come quella della DOCG prosecco (media
+ 5% l’anno negli ultimi cinque anni), producano un piano di azioni
che permetta di invertire il trend della crescita dei tumori,
per non essere tutti ammalati di tumore maligno fra una quindicina
d’anni, senza contare poi tutte le altre malattie croniche
accennate in precedenza. Attualmente nella ULSS7 abbiamo un ammalato
di neoplasie maligne ogni 19 abitanti.
Chiediamo
inoltre ai sindaci della DOCG prosecco di mandare un loro oncologo
per un confronto aperto al pubblico con gli oncologi e
medici dell’ISDE sul tema dei pesticidi e tumori.
Proponiamo
l’incontro il mese di novembre 2012.
Ing.
Bortolamiol Luciano
Presidente
WWF AltaMarca e coordinatore Gruppo locale Martin Pescatore
Dr.
Gianluigi Salvador
Consigliere
WWF AltaMarca
Consigliere
Regionale WWf Veneto