martedì 3 settembre 2013

Esposto di Fabio Padovan alla Procura per contaminazione da pesticidi

I miei bambini hanno sviluppato (purtroppo) allergie e intolleranze alimentari. Per cui quando andiamo al ristorante prendiamo tutti (per solidarietà) pasta in bianco. Appena arrivano i piatti, la mamma tira fuori dalla sua borsetta il fantastico barattolo di pesto fatto da lei: basilico, noci, aglio, olio di oliva. Tutto di nostra produzione, ultra-extra-bio, immune da porcherie chimiche. Ortaggi con metodo Fukuoka (paglia e piantine consociate), che i bambini coltivano in prima persona; noci e altri alberi da frutto, olivi, trattati con microorganismi.

Solo che ... viviamo in piena area Docg Prosecco, e ... il 31/07/2013 riceviamo una mazzata formidabile: i risultati degli esami su terreno e piante, che avevo fatto fare il 06//07/2013. Il basilico è contaminato da Metalaxil (un potente pesticida accertato con effetti cancerogeni). Metalaxil è ritrovato insieme, in un cocktail micidiale, con Clorophiros (altro nome che ha gelato il sangue a me e a mia moglie), Dimethomorph, Rame e Zolfo in quantità. E a casa nostra non usiamo NULLA con questi gustosi ingredienti.

Credendo di far bene per i nostri bambini, in realtà li stiamo avvelenando.
Adesso cosa facciamo ?
Niente più pesto ? Andiamo a comprarlo ?

Raccogliamo gli ortaggi, giornate e giornate, ore e ore di gaio lavoro coi bambini o dobbiamo buttare via tutto, perché nessuna autorità sa tutelare la mia salute a casa mia ? Oggi abbiamo detto ai bambini che lasciamo tutto lì, proprio adesso che, dopo una stagione davvero difficile, cominciavano lieti, ogni giorno, a raccogliere, a piedi scalzi e giocando con gli spruzzi della gomma da bagnare e relativi bagnafiori, i primi cetrioli, le patate, i fagioli. Sono rimasti mesti e tristi a fissarci silenziosi.

Il Prosecco sta diventando uno dei vini più deboli tra i bianchi, ciò anche a causa dell’ingordigia umana. Infatti è stato piantato in posti impossibili e gravidi di umidità, come i fondo valle o in rive all’ombra, dove riceve meno sole e più si ammala, e allora via con i trattamenti preventivi, che investono tutta l’area Docg, indebolendo così tutto il “sistema” Prosecco. I vitigni prosecco si stanno così indebolendo anno dopo anno, proprio a causa degli eccessivi trattamenti che “rafforzano” i parassiti. Questo costringe, parallelamente, ad aumentare i trattamenti.

Oggi (sto scrivendo il 04/08/2013) stanno ancora pompando selvaggiamente, ogni giorno. Fino a 20 anni fa le irrorazioni, e molte erano manuali e con poltiglia bordolese (cioè rame e calce) e quindi molto meno tossiche delle micidiali miscele attuali, terminavano con San Pietro e Paolo (il 29 giugno). Perché i medici, soprattutto quelli di base, non fanno niente ? Perché nessuna delle loro voci, che sarebbero molto più autorevoli delle nostre, si alza a fermare questo disastro ambientale e umano ?

Abbiamo visto che il Regolamento dell’area “Prosecco Docg” ha delle maglie larghe come autostrade e in pratica permette al viticoltore di fare quello che vuole, quando vuole e con qualsiasi vento. Altro che divieti alle derive, altro che ridicola “Deriva Zero”, come dimostrano i test in allegato !

Penso ormai insistentemente, ogni giorno, ogni ora, ai miei bambini e ai loro sguardi. Perché non sono in grado di fermare il male che ci sta piovendo addosso ? Perché non sono in grado di assicurare il loro futuro in salute ? Abbiamo provato, per un anno, a dialogare con le autorità competenti e con i viticoltori. Il Comitato “Colli Puri, Collalbrigo Respira” ha fatto di tutto, con un’attività incessante di informazione e con continue informative alle Pubbliche Autorità, dedicando tanto tempo e anche tante risorse. In luglio 2012 abbiamo fatto prelievi di terreno e ortaggi nelle nostre proprietà, a spese nostre.

Le analisi avevano evidenziato residui di pesticidi. Abbiamo tempestivamente informato le autorità competenti avvisandole che avremmo ripetuto gli esami l’anno successivo. Abbiamo dato loro tutto il tempo per porre in essere azioni correttive. Li avevamo avvisati, per iscritto, che se avessimo ritrovato ancora pesticidi nelle nostre proprietà, avremmo proceduto con le relative denunce.

Risultato ?

MAI, MAI come quest’anno è stato sparso un tale carico di veleni mortali nell’aria e  nelle falde acquifere  nella “fortunatissima”  area “Prosecco Docg”. Le nostre azioni, le nostre implorazioni, le centinaia di documenti scientifici inviati che descrivono le correlazioni tra pesticidi e molte gravissime patologie come tumori, leucemie, Parkinson, sono stati completamente ignorati. E così dal mostruoso mercoledì 1° maggio 2013, giorno da record delle pompate e giorno di avvio di una tremenda campagna di irrorazioni tossiche e nocive, siamo stati continuamente costretti a chiuderci in casa, oppure ad andarcene al mattino per far ritorno alla sera. Ma al mattino alle cinque, l’aria sapeva ancora da “varecchina”. Un incubo, che abbiamo subito ormai rassegnati a non vedere riconosciuti i nostri diritti, in primis quelli alla salute per noi e i nostri familiari, e quelli di poter vivere liberamente a casa nostra. Niente ! Anche nelle giornate in cui si colava per il caldo tropicale, dovevamo improvvisamente correre a chiudere le finestre, per evitare che le goccioline velenose finissero nel piatto del pranzo.

Ecco perché, senza alcuna antipatia personale, ma come atto dovuto nei confronti dei miei figli, lunedì 12/08/2013, il mio legale, l’Avv. Riccardo Sossai,  che è anche associato dall’inizio al Comitato “Colli Puri, Collabrigo Respira”, ha depositato:
1) ESPOSTO - DENUNCIA   alla Procura della Repubblica di Treviso per:
a) Dolo/Colpa Commissivi.  La Procura accerti chi è l’artefice materiale del malfatto: l’uso indiscriminato di pesticidi e l’inquinamento con sostanze nocive in proprietà privata.
b) Comportamenti Omissivi. La procura accerti se le Pubbliche Autorità, preposte alla tutela della “Salute Pubblica” , non hanno compiuto il dovere assegnatogli dalle leggi e dalla Costituzione.
2) ISTANZA alle Autorità Pubbliche per la stretta osservanza delle norme di legge e perché si attivino ad impedire il verificarsi di episodi di inquinamento a carico dei cittadini.


Fabio Padovan
Presidente Comitato “Colli Puri, Collalbrigo Respira”

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