martedì 29 gennaio 2013

Monsanto, in USA, inquina e poi bonifica a sue spese. Caffaro, in Italia, inquina ma le spese di bonifica sono a NOSTRO carico!

PULIAMO L’ITALIA
3 febbraio ore 21.30 – RAITRE
Dopo una puntata intera dedicata al caso dell’ILVA PRESADIRETTA accende le telecamere sul caso Brescia.
A Brescia c’è l’inquinamento più grave di Italia, forse d’Europa, perche’ riguarda un pezzo intero di citta’, 4 milioni quadrati di territorio nella zona sud di Brescia dove vivono 25mila persone.  Si tratta del sito dove sorge  la Caffaro, la fabbrica che per 50 anni ha buttato nelle acque della citta’ 150 tonnellate di PCB, il  Policlorobifenile, allo stato puro, una sostanza la cui tossicita’ per il terreno e per l’uomo si misura in microgrammi.
Oggi e’ vietata la produzione del  PCB perche’ e’ considerato, come la Diossina, un potente cancerogeno, ma fino al 1984 la Caffaro ne ha prodotto centinaia di migliaia di tonnellate .  L’inquinamento e’ stato scoperto da uno studioso di storia industriale di Brescia, Marino Ruzzenenti , che nel 2001 ha pubblicato un libro sulla storia della Caffaro.  Subito dopo la pubblicazione il Ministero dell’Ambiente e l’Istituto Superiore di Sanita’ sono venuti a Brescia, hanno fatto dei rilevamenti e hanno scoperto che la situazione era ancora piu’ drammatica, inserendo subito il sito Caffaro nell’elenco dei 57 Siti di Interesse Nazionale che vanno urgentemente bonificati.
Eppure in dieci anni  non si e’ fatto nulla e le 25mila persone, donne,uomini e bambini vivono ancora a stretto contatto con il PCB . Ma quanto e’ pericolosa l’esposizione al PCB per la salute dell’uomo ?
PRESADIRETTA e’ andata fino a Boston, all’universita’ di Harvard, per intervistare  PHILIPPE GRANDJEAN , professore e scienziato di fama internazionale, che studia da piu’ di venti anni l’effetto sulla salute umana  dell’esposizione a PCB e a Diossina. Lo scienziato  ha scoperto di recente  che  oltre a provocare diversi tipi di cancro , l’esposizione prolungata al PCB “scassa” letteralmente il sistema immunitario e l’apparato endocrino, con conseguenze molto gravi soprattutto per i bambini. Come dimostra la terribile storia di Anniston, una piccola citta’ dell’Alabama, fortemente inquinata da una fabbrica della MONSANTO , che proprio come la CAFFARO, ha prodotto per cinquanta anni centinaia di migliaia di tonnellate di PCB.
 PRESADIRETTA e’ andata a vedere da vicino e ha scoperto una intera comunita’ malata . L’unica grande differenza e’ che la MONSANTO e’ stata portata in tribunale, ha dovuto pagare 700 milioni di dollari ai cittadini che aveva avvelenato e adesso si sta facendo carico di tutte le spese della bonifica.
Da noi invece non e’ successo nulla, la Procura della Repubblica non ha portato a processo i dirigenti della Caffaro, la Caffaro nel frattempo e’ fallita e non esiste piu’ e  gli enormi costi della bonifica rimangono sulle nostre spalle. Dove troviamo adesso i miliardi di euro che servono per ripulire la citta’ di Brescia  ?
PULIAMO L’ITALIA e’ un racconto di Riccardo Iacona  e Rebecca Samona’

sabato 12 gennaio 2013

MAIS OGM, ARRIVATI IN ITALIA I SEMI PER COLTIVARE 32.OOO ETTARI

Banditi gli OGM in Polonia - Poland imposes farming bans on GM maize, potatoes 
Lo scorso 2 gennaio il governo polacco, a seguito di una decisione del Consiglio dei Ministri, ha approvato due provvedimenti volti a vietare la coltivazione del mais geneticamente modificato MON810 della Monsanto e della patata Amflora della BASF, gli unici due organismi geneticamente modificati autorizzati per la coltivazione nell’Unione europea. Lo strumento, previsto dai Regolamenti comunitari, è quello della Clausola di Salvaguardia a tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente o di entrambi. I due divieti entreranno in vigore in Polonia a partire dal 28 gennaio 2013.
Si tratta di strumenti che andranno accompagnati da letteratura ed evidenze scientifiche che ne suffraghino la richiesta agli occhi censorei della Commissione Europea e dell’EFSA che è solita valutarli.Nel frattempo, per giustificare l'entrata in vigore della norma, il Ministero dell'Agricoltura ha sottolineato l'impossibilità della coesistenza tra colture transgeniche e quelle convenzionali e biologiche, a fronte dell’evidente rischio di contaminazione di queste ultime. Il Ministero ha inoltre richiamato l'attenzione sul rischio di contaminazione del miele dal polline del mais MON 810, come emerso clamorosamente in Baviera gli scorsi anni a seguito di mere coltivazioni sperimentali, e l’insufficiente ricerca a sostegno della sicurezza delle colture GM per l'ambiente e la salute umana. Quale conseguenza dei provvedimenti, un agricoltore che semina illegalmente mais MON 810 o patata Amflora potrà andare incontro a gravi sanzioni pecuniarie e alla distruzione del raccolto.La Polonia è, dunque, l’ottavo Stato membro dell’Unione Europea ad imporre misure di salvaguardia nazionali nei confronti delle colture geneticamente modificate, dopo Francia, Germania, Austria, Ungheria, Grecia, Bulgaria e Lussemburgo. Un elenco in cui brilla l’assenza italiana, nonostante le reiterate richieste avanzate da varie organizzazioni, in primis quelle agricole, ambientaliste e dei consumatori. Vista l’incombenza delle semine primaverili e le annunciate semine transgeniche di alcuni avanguardisti, è bene che ANCHE L’ITALIA SI DOTI DI UNA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA GRAZIE AI PRIMI ATTI DEL GOVERNO ENTRANTE!